L'anello borbonico
- Alfonso Calabrese
- 9 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 10 feb
In questo inizio febbraio, il meteo è ancora incerto. Dopo un sabato grigio e di pioggia, il team B&S decide comunque di uscire e sceglie le colline casertane come scenario per l'avventura in MTB di oggi. Dopo molti week-end con bassa partecipazione, oggi al nastro di partenza abbiamo ben 4 atleti: "l'Atomico" Francesco, il solido "Electric" e-Mario, l'immarcescibile "Peppe di San Leucio" Raimondo con al fianco il sempre affidabile "Direttore" Alfonso.
Il Direttore ha preparato per oggi un giro con passaggio sulla Comola grande. Ma questo piano sarà stravolto dal solito "rivoluzionario" Peppe/Raimondo. Ora però, come sempre, è meglio andare con ordine e partire dall'inizio. L'appuntamento è a Caserta, in zona Petrarelle. Alfonso e Raimondo sono insolitamente molto mattinieri e nonostante l'appuntamento sia alle 8.30, il solido duo è già operativo alle 8.05. Le bici vengono quindi scaricate e montate con tutta calma, aspettando l'arrivo di Mario e poi, con i soliti 5 minuti di ritardo, di Francesco.
Alle 8.45 si parte in direzione Reggia. La temperatura è rigida, ma i nostri bikers sono ben equipaggiati. Ad un ritmo sostenuto i nostri 4 moschettieri di oggi, arrivano, dopo circa 20 minuti di girovagare tra le stradine secondarie, al ponte d'Ercole che consente di passare sotto i giardini della reggia.
Si prosegue in leggera salita ed al chilometro 7,25 il gruppo di oggi arriva alle porte delle seterie borboniche di San Leucio. Qui attraversati gli archi monumentali si prosegue verso la Vaccheria.
Si prosegue sulla sinistra, e dopo poco meno di un chilometro ecco l'imbocco dello sterrato. Qui il piano di Alfonso prevede una ripida discesa fino alla statale per poi iniziare una salita verso la Comola grande. Alla vista del sentiero Raimondo ferma tutti "Attenzione, ma questi sono i ripidoni. Qui ci facciamo male. Con la pioggia di ieri saranno scivolosissimi". Alfonso è perplesso; tutta questa pericolosità non la vede. Però ha imparato in tanti anni a fidarsi dell'istinto di Peppe X (oggi di San Leucio). "Raimondo ma io non li vedo così ripidi". "Alfo' se vuoi vai, ma rischiamo di brutto". e-Mario, che non riesce neanche ad immaginare di cadere e di graffiare la sua preziosa Trek, si schiera con Raimondo. Francesco è agnostico, ma ha un ginocchio dolorante e quindi anche lui non sembra tanto incline a buttarsi giù nel ripidone. "Ok, ok. allora cambiamo il piano di oggi", con voce calma è Alfonso che ratifica il cambio piano. "Facciamo così prendiamo il sentiero nord di San Leucio e poi rientriamo dalla panoramica".
Il gruppo riparte e si inizia un giro totalmente diverso da quello previsto, più tranquillo ma non meno affascinante.
Il gruppo compatto arriva all'imbocco del nuovo sterrato. E' un sentiero noto al gruppo, ma che non veniva percorso da alcuni anni. Dopo un primo tratto in leggera salita inizia una discesa. "Alfo' siamo sicuri?", si domanda uno stranamente timoroso Raimondo, "se non mi sbaglio questo sentiero termina con un salitone spacca gambe". Alfonso consulta il suo fido Garmin e valuta l'incidenza della traccia nelle curve di livello della collina di San Leucio. "Raimo' questo salitone non mi risulta. Proseguiamo e vediamo". Francesco e Mario intanto si fiondano sulla discesa ed i quattro percorrono tutto il tratto a ritmo sostenuto. Il timore di Raimondo non si concretizza e dopo circa 20 minuti di grande divertimento il gruppo arriva nuovamente alla provinciale.
Arrivati sull'asfalto, il team B&S percorre poche centinaia di metri e poi imbocca il nuovo sterrato, ovvero al famosa "panoramica" di San Leucio. Uno stretto e panoramicissimo single track, che ripercorre in senso longitudinale tutto il colle da nord-overst a sud-est.
Senza grossi problemi, nonostante i traffico di bikers nei due sensi, il gruppo arriva velocemente nuovamente alla Vaccheria ed alle porte monumentali. Poi senza esitazione viene percorsa in senso inverso la strada verso il centro di Caserta fino alle auto. Alfonso e Mario (motorizzati) sono molto veloci e perdono di vista Francesco e Raimondo. I 4 prendono strade diverse ma si ritrovano in prossimità delle auto. Giro veloce ma estremamente bello ed adrenalinico. Grazie per l'attenzione ed alla prossima avventura.
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