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Lauro Snow-biking

  • Immagine del redattore: Alfonso Calabrese
    Alfonso Calabrese
  • 21 gen 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 6 giu 2024

22km; 810 md+; traccia; relive; video


Dopo alcune uscite minori di inizio gennaio, in questo weekend iniziamo la stagione ufficiale 2024 Bike&Ski. L'idea di Alfonso è di affrontare la neve caduta copiosa sul Partenio. Il piano, che prevede la salita in funicolare e poi percorrere (o provare a farlo) i sentieri innevati fino a raggiungere campo Maggiore ed il suo lago ghiacciato. La proposta viene accettata dal sempre motivatissimo Raimondo (ancora privo di bici, ma sempre assistito dal team e dalla fiammante front in carbonio di Alfonso) ed anche dai graditi e quasi insperati ritorni di Francesco e Fabio (si ho detto Fabio, oramai a corto di scuse e parenti da far ammalare per non venire).

Il meteo atteso per domenica è eccezionale, sole, cielo limpido e temperatura intorno ai 5 gradi. Sabato Alfonso definisce una traccia di riferimento, stabilisce orari e appuntamento. Controlla il meteo più volte e effettua delle verifiche virtuali in loco, consultando le tante webcam sparse sul Partenio. Dalle immagini si evince che nella notte tra venerdì e sabato e fino alle prime ore del mattino, sul Partenio è caduta abbondante neve. Qui un'immagine ad inizio pomeriggio del monastero.



Il team comincia ad esitare, ma Alfonso cerca di tranquillizzare. Siamo alle 19 di sabato e sul wapp ufficiale B&S tutto tace. Alfonso esce con Claudia e non fa più caso alla chat, dove si scatena un ammutinamento. Francesco posta un video che mostra la nevicata sul monastero di Montevergine. Alla vista di tali immagini, Fabio si scoraggia e propone di cambiare programma. Raimondo si accoda. E' il caos nessuno sa più cosa si farà tra poche ore. Alle 23.30, quando Alfonso butta un occhio al cellulare, capisce che il piano è saltato. Non demorde però. A mezzanotte lascia un messaggio "l'uscita è confermata. Domani mattina ci sentiamo a telefono è decidiamo se andare a Montevergine o cambiare."


La notte passa veloce e alle 7.30 Alfonso è da Raimondo. Caricata la bici si valutano i centimetri di neve caduti al Monastero. Sono tanti, forse troppi per poter pedalare. Decidiamo quindi di andare a Lauro, dove troveremo un'altitudine minore ed una lunga salita esposta a sud , quindi assolata e priva o con poca neve.

Avvertiti Francesco e Fabio (che dormiva ed al quale intimiamo di scendere dal letto e prepararsi), ci mettiamo in viaggio per Lauro. Alle 8.45 siamo all'appuntamento pronti per partire.



IL percorso, allestito da Raimondo ed Alfonso in tutta fretta mentre raggiungevano Lauro, prevede circa 22km ed una lunga salita iniziale di poco meno di 10 chilometri. La temperatura è di 4 gradi, ma non c'è vento ed il sole ci riscalda. Dopo il caffè offerto dal redivivo Fabio cominciamo la lunga salita.



La salita si dimostra veramente dura e siamo costretti a frequenti pause. Neve al momento non se ne vede e la temperatura è accettabilissima. Addirittura Francesco deve togliersi il key-way.

Arriviamo ad un bivio, dove in molte occasioni nel passato avevamo abbandonato l'asfalto per una discesa su sterrato ed una successiva salita per tornare più a monte alla strada iniziale e che aggiungerebbe 2 chilometri e 200 metri di dislivello. Stavolta non c'è un minimo accenno di discussione sul prendere o meno la deviazione. Raimondo non si ferma neanche e prosegue sulla strada, seguito a ruota da tutti. Dopo quasi due ore dalla partenza, la salita ci da un minimo di tregua e percorriamo un tratto in piano.

Neanche il tempo per risposarci un po' e c'è una nuova salita. La neve è ora presente ai bordi del sentiero, via via più copiosa. Raimondo si ferma. E' esausto. Fabio gli propone un cambio bici (ricordiamo che l'erculeo canottiere pedala una fiammante e-bike Specialized). Raimondo tocca il paradiso con un dito. Monta sulla bici di Fabio, setta il motore a Turbo (ignorando le indicazioni di Fabio di non toccare le impostazioni) e parte a razzo.

Dopo questa ennesima salita, percorriamo un sentiero in piano per altri 700 metri e qui Raimondo restituisce la bici a Fabio.

Qualcosa deve essere andato storto, perché nella salita successiva Fabio si ferma: la sua catena era scappata dai pignoni, incastrandosi tra i raggi ed il disco dei freni. Il problema sembra complesso. Alfonso e Francesco cercano di disimpegnarla, ma la catena non ne vuole sapere. Alfonso tira fuori i suoi ferri e, dietro consiglio di Raimondo (la qualcosa è di per se molto strana, essendo Raimondo per sua ammissione un pessimo meccanico) smonta la ruota. Dopo poco riusciamo a sbloccare la catena e rimontata la ruota Fabio può tornare in sella.

Il tratto in salita è breve ma molto bello. In un incavo della roccia scorgiamo delle stupende stalattiti di ghiaccio.



Arriviamo finalmente al punto più alto. Ora ci attende un primo tratto di discesa. Non impegniamo ancora la discesa in quanto in salita sfrecciano numerose moto da cross. Passato il branco di motociclisti, ci buttiamo giù per la strada che dopo alcuni zig zag ci porta al Piano di Prata, anche esso stupendamente innevato. Nella foto dei "beduini" Raimondo e Fabio, si intravede alle loro spalle la piana imbiancata.



Dopo un piccolo diverbio con l'ennesimo motociclista da cross, che non aveva gradito di essere stato ripreso da Fabio, percorriamo la piana fino all'imbocco del trail "Pampina" che ci porterà giù a Quindici. Ora la strada è completamente ricoperta di neve e non sono poche le lastre di ghiaccio, che cerchiamo di scorgere ed evitare per non ritrovarci a terra in pochi decimi di secondo.



Ora è il momento della verità. Il trail Pampina è un lunghissimo budello di zig-zag tra i castagni, esposto a nord e quindi completamente innevato ed in parte ghiacciato. Ma noi non esistiamo e dopo altre foto ci lanciamo.



Sono molte le quasi cadute, ma nessun danno a bikers e bici. Il divertimento su questo trail è assicurato, con la neve che aggiunge altra adrenalina. Nessuna esitazione sui i tanti bivi e dopo più di 30 minuti di discesa ininterrotta arriviamo alla provinciale. Percorriamo per 3 chilometri e l'imponente sagoma del castello di Lancellotti è il segnale che siamo a Lauro ed alle auto.



Sono le 13.05 e anche l'avventura di oggi è finita. Il 2024 è iniziato bene: ottima giornata, ottimo trail, nessuna caduta e armonia totale nel team. Con l'augurio che questa sia la cifra di questo nuovo anno, ci diamo appuntamento alla prossima avventura.






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