Magic Partenio
- Alfonso Calabrese
- 2 giu 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 giu 2023
Giovedì primo giugno ore 18, chat wapp del team, Raimondo: "Alfo' ma domani sto Matese se siamo in pochi ... perché non andiamo più vicino ?". A poche ore dall'escursione del 2 giugno, festa della Repubblica, tutte la lunga preparazione di Alfonso nel definire una magnifica traccia sul versante sud-est del Matese, con partenza da Guardiaregia, vengono demolite da Raimondo. Il nostro mitico Peppe del Partenio/Matese/Caserta/Sarno/Bracigliano/Vesuvio/Ischia/Sorrento/Amalfi/... non ha però tutti i torti. Il percorso con partenza dal piccolo comune molisano, necessita di un transfert di almeno 2 ore e forse sarebbe più indicato per un'escursione con una presenza più nutrita. Per il venerdì festivo infatti solo Raimondo e Francesco hanno aderito alla convocazione di Alfonso. Ed anche il meteo è incerto. Decidiamo quindi per un giro veloce nel nostro parco preferito quello che, forse in più di 100 avventure in questi anni, ci ha sempre riservato grandi emozioni: il parco regionale del Partenio !
Ci ritroviamo al parcheggio della funicolare di Montevergine a Mercogliano. Set up delle bici e oramai consueta constatazione di una gomma a terra per Raimondo. Sostituzione della stessa in meno di 3 minuti. Caffè al volo e partenza per il monastero con la seconda funicolare più ripida d'Europa, inaugurata nel lontano 1956.
Arrivati in cima ci mettiamo in sella e come di consueto per noi, entriamo per qualche secondo nel monastero.
Il monastero festeggia quest'anno i 900 anni dalla sua fondazione e proprio la settimana scorsa qui è stato inaugurato l'anno giubilare 2023-2024. Lasciamo il monastero e ci dirigiamo lungo una ripida salita su asfalto verso la cima.
Superati circa 150 metri di dislivello ci immettiamo nel primo trail di discesa, "lo chalet", divertentissimo single track nel bosco con alcuni passaggi molto tecnici. Anche questa volta nel punto più ripido e con passaggi tra strette rocce siamo obbligati a scendere a piedi. Meglio non rischiare di cadere e farsi discretamente male.
Arriviamo alla fine della discesa e decidiamo di risalire su asfalto verso campo Maggiore. Oggi niente piano o traccia predeterminata. Ci lasciamo ispirare dal momento, forti della profonda conoscenza di questi boschi. E stavolta niente intoppi. L'unica variabile da tenere in considerazione è il meteo. Occorre essere giù non oltre le 11.30, ora nella quale è previsto un temporale.

Risaliamo circa 200 metri ad ottimo ritmo. Oggi le gambe vanno che è un piacere e anche Raimondo, un po' appannato nelle ultime uscite, sembra aver ritrovato lo smalto dei vecchi tempi. A questo riguardo Francesco ha però una sua teoria: "Raimo' ma comme vai bell' oggi, voglio pure io un po' della polverina che hai messo nella tua borraccia!". Raimondo glissa, parlado di generici sali minerali ed integratori. Non sapremo mai la verità, ad ogni modo invitiamo in nostro grande Raimondo a fare una bella scorta di questi "integratori". Arriviamo a campo maggiore e un verde lussureggiante pervade il nostro sguardo.
Da campo Maggiore abbiamo diverse opzioni per il ritorno a Mercogliano. Le valutiamo tutte, considerando rischi ed opportunità di ciascuna: 1) risalita su asfalto sino al monastero e poi discesa mista asfalto e sentiero dei pellegrini (ovvero scaloni di roccia); la scartiamo in quanto ci va ancora di fare sterrato. 2) risalita su asfalto sino al tunnel e poi discesa su sterrato sino ad acqua Fidia e rientro a Mercogliano su asfalto. Questa opzione prevede un sentiero da noi mai fatto. L'idea ci stuzzica ma è il piano più lungo e le nuvole nere sulle nostre teste non promettono nulla di buono. 3) Percorrere tutto campo Maggiore e poi ridiscendere in sterrato sul versante sud, lungo il sentiero "La panoramica". Questa opzione è senza dubbio la più bella. L'ultima volta però, quella della famosa diaspora, dove proprio i 3 bikers di oggi si persero arrivando separatamente alle auto (qui il link al post), la Panoramica era in condizioni disastrose, interrotta in più punti da alberi caduti e piena di rovi.
Decidiamo comunque per il rischio e con voti 3 su 3 scegliamo l'opzione 3. PS. Anche oggi il magico numero 3 è protagonista: forza Napoli sempre !!!


La Panoramica si rivela in uno stato discreto, sicuramente molto meglio dell'ultima volta. Ce la godiamo tutta e scendiamo senza sosta per circa 30 minuti, uno spettacolo.
Ci fermiamo solo quando ritroviamo un cane da caccia, che si era perso e i cui padroni, che avevamo incontrato a monte, stavano cercando disperatamente. Mentre Raimondo consola il cagnolino, Francesco fa dietrofront e va a chiamare i padroni.
Fatta l'opera buona quotidiana, continuiamo la discesa sino all'asfalto. Poi decidiamo di farci un piccolo tratto degli scaloni dei pellegrini e siamo alle auto poco prima delle 12.

Smontiamo le bici, ci salutiamo e partiamo per Napoli. Una volta in auto inizia a piovere. E questo pizzico di fortuna meteorologica ha completato il perfetto mix di scenari mozzafiato, natura incontaminata e discese adrenaliniche. Alla prossima avventura sempre con il mitico team Bike&Ski !!!
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