Raimondo, il condottiero di Monteforte
- Alfonso Calabrese
- 16 ott 2022
- Tempo di lettura: 5 min
26 km; 650md+; traccia 1 di 2; traccia 2 di 2; relive
Oggi magnifico giro in una zona del Partenio a noi ancora ignota. Il meteo oggi è fantastico, dopo una settimana uggiosa e fredda, stamattina il sole e il cielo limpido preannunciano una giornata perfetta per pedalare. Si registra un grande e graditissimo ritorno, il nostro Raimondo è finalmente tornato ad inforcare la sua bici, dopo più di due mesi di assenza. Con lui i fedelissimi Alfonso e Francesco. Assenti giustificati, Roberto, Andrea, Nicola e Mario. Del tutto ingiustificata l'assenza di Fabio che fino a poche ore prima aveva confermato la sua presenza. Dopo questa lunga serie di "pacchi", il team B&S ha deciso di concedergli un'ultima possibilità, prima dell'espulsione definitiva.
Ci ritroviamo alle 8.45 a Forino in zona cimitero (lo so non è il massimo come auspicio, ma di solito nei paesini è il posto dove si trova sicuramente parcheggio). Dopo aver atteso i soliti dieci minuti di ritardo di Francesco, ci mettiamo in sella. Raimondo, dopo la lunga assenza, sembra ricordare come si sta in bici e ci dirigiamo verso il centro di Forino per il caffè.

La traccia prevede una lunga salita su strada provinciale per circa otto chilometri e poi un lungo percorso tra i boschi. Giro mai fatto e quindi è preziosa e indispensabile la traccia, che Alfonso ha preparato con cura, condiviso su Koomot e caricato la sera prima sul suo Garmin. Dopo il caffè torniamo alle bici e qui abbiamo una bella sorpresa. Il Garmin sembra morto. Alfonso prova a riaccenderlo ma niente. Siamo senza traccia, impossibile iniziare il giro. A questo punto il nostro ritrovato Raimondo, oggi Peppe di Forino, ha un inaspettato slancio digitale: "Alfo' mandami la traccia gpx su wapp!". Premettiamo che Raimondo, anni orsono non sapeva neanche cosa fosse una traccia e figuriamoci della codifica con protocollo ascii gpx, e che fino ad oggi non ha mai caricato e seguito le tracce di Alfonso. Uno stupito Alfonso trova un modo per fare il download del fil gpx da cellulare e lo passa a Raimondo. Tempo un minuto e Raimondo la carica su un gpx viewer ed è pronto per condurre il gruppo. Oggi sarà lui la nostra guida nei boschi di Monteforte Irpino. Partiamo subito e ci fermiamo a fare due foto al castello.



Iniziamo quindi la lunga salita. Anche qui, come per l'escursione di Roccamonfina, castagneti a perdita d'occhio. Pedaliamo sui ricci ed è forte la tentazione di fermarsi a raccogliere le castagne. Infatti saranno tante le soste anche oggi.



Dopo circa un'ora arriviamo al punto dove lasciare l'asfalto ed immetterci sullo sterrato. Raimondo non vede subito il sentiero, ma dopo pochi metri ferma il gruppo e rettifica la direzione. Fin qui la guida di Peppe è sicura ed affidabile. Ma tra poco vedremo i primi scricchiolii.
Il sentiero si presenta subito molto ripido e dobbiamo trascinare le bici per circa 20 minuti. Entriamo poi nel fitto del bosco e qui la pendenza ci consente di rimetterci in sella. Ancora tantissime castagne, gli zainetti cominciano a riempirsi.



Il "gruppo" si sgrana. Raimondo, che oggi sembra possedere infinite energie, procede spedito, seguito da Francesco. Alfonso ė più lento e dopo pochi minuti perde il contatto visivo con la coppia di testa. Anche Alfonso ha caricato la traccia sul suo cellulare e quindi non si preoccupa più di tanto. Più avanti la traccia prevede un bivio ed è sicuro che gli amici, come da consuetudine, si fermeranno per ricompattarsi. Alfonso arriva al bivio e ... di Raimondo e Francesco nessun segno. Prende il cellulare e si accorge che il bivio era 100 metri prima, più a valle. Pensa quindi di non aver visto un sentiero secondario a sinistra. Ma ha dei dubbi: nei boschi i Gps dei cellulari sono imprecisi e non vuole scendere inutilmente. "Ragazzi dove siete?", grida Alfonso nella folta boscaglia. "Alfonsooo ...", la voce lontana di Francesco arriva da un punto imprecisato più a monte, "a sinistraaaa".
Mandando improperi agli amici che non si sono fermati al bivio, decide di affidarsi alla traccia e di tornare indietro alla ricerca di questa deviazione a sinistra non vista. Ma in effetti era come temeva. Nessun sentiero, il Gps sbagliava ed il bivio era quello in cui si era fermato. Risale quindi nuovamente verso il bivio e lì trova Francesco sceso a cercarlo ed intento a raccogliere castagne. I tre si chiariscono (omettiamo il colorito botta e risposta tra Alfonso e Raimondo, ognuno certo della colpa dell'altro). Alla fine si appura che Raimondo aveva sì proseguito, ma, non vedendolo, aveva cercato di contattare via telefono Alfonso (che aveva il telefono silenziato) e che la traccia si prestava ad una doppia interpretazione. Pace fatta, ma viene ribadita l'importanza di restare in gruppo.
Riprendiamo la salita ed arriviamo ad un nuovo ostacolo. Una griglia ci sbarra la strada. Troviamo però un modo di aggirare l'ostacolo e proseguiamo.


Siamo palesemente in un fondo privato, dove normalmente è tollerato il passaggio di noi bikers. Ma in questo periodo si sta effettuando la raccolta industriale delle castagne, quindi non siamo ben visti. Chiediamo agli addetti di poter passare ma ci viene risposto che il sentiero è chiuso in occasione della raccolta e che dobbiamo tornare indietro nel bosco. Più avanti intravediamo infatti una nuova griglia con filo spinato sbarrare il percorso.
A questo punto il nostro condottiero Raimondo, con fare diplomatico, prova ad impietosire l'interlocutore: " eh ja' facitic stu piacere, si turnamm arrete ci perdimm, putimm passa'?". Il ragazzo posa il cannone spara aria, utilizzato per creare i gruppi di ricci dove poi effettuare la raccolta e si avvicina. Inizialmente sembra irremovibile, spiegandoci che la griglia è bloccata con fil di ferro. Alfonso prontamente estrae la sua pinza tutto-fare e insiste. A questo punto, probabilmente mosso a pietà il ragazzo si convince e in pochi minuti siamo oltre la griglia.
Proseguiamo e dopo qualche ulteriore esitazione siamo fuori dai fondi, su una provinciale. Altri castagneti e qui decidiamo di fare una nuova pausa per proseguire la raccolta in area pubblica. Alfonso si tiene bordo strada, mentre Raimondo varca il ciglio e comincia la raccolta a pochi metri dall'asfalto.

Neanche un minuto dopo arriva un pandino con dentro il proprietario del terreno. Mega cazziatone a Raimondo che scusandosi esce nuovamente in strada. Riprendiamo il cammino e iniziamo una nuova salita. Poi rientriamo nel bosco e qui un nuovo vialone con tonnellate di enormi castagne che chiedono di essere raccolte.
Siamo quasi al collasso. Ognuno di noi ha castagne in ogni borsa, tasca ed anfratto della tenuta. Francesco preso da un raptus svuota la borraccia ed infila castagne anche lì. Con estrema lentezza ci rimettiamo in sella, con le ruote quasi a terra per il peso.

Le energie, che avevano spinto Raimondo nella prima parte del giro ora sono un lontano ricordo. Arriviamo al boschetto sopra Bracigliano, nostra base di tante avventure e decidiamo all'unanimità di tagliare per la strada asfaltata e raggiungere Forino senza l'ultimo tratto di sterrato.

Ultimo selfie di giornata e ci lanciamo giù per la lunga discesa fino a Forino ed alle auto. Arriviamo belli stanchi ma certi di aver scoperto un incredibile bosco fatato di castagne. Alla prossima avventura.
Bình luận