Roccaraso sprint race
- Alfonso Calabrese
- 9 set 2023
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 24 set 2023
Ogni anno, ad inizio Settembre, è tradizione consolidata inaugurare la nuova stagione con un'avventura lontana dai soliti tour campani.
Nel passato, dal lontano 2018 in poi, l'appuntamento con le valli alpine è stato l'evento imprescindibile del team.
Quest'anno, vuoi per impegni di alcuni, vuoi per una insospettata, e speriamo momentanea, pigrizia generalizzata, nulla è stato organizzato. Ma la stagione andava comunque inaugurata e ci penseranno Roberto ed Alfonso a proporre l'avventura settembrina. Va premesso che il nostro Roberto è un fedelissimo tifoso della SSC Napoli, abbonato da tempo immemore. Qualcuno dice di avere prove fotografiche di Roberto sugli spalti ad incitare Attila Sallustro, nel primo dopoguerra. Ad ogni modo Roberto non si perde nessuna partita ufficiale e acquista i biglietti anche della pre-season, ovvero le amichevoli estive a Castel di Sangro. In occasione di una di queste Alfonso gli scrocca un biglietto e i due, accompagnati da Gaia, energica e sportivissima secondogenita di Alfonso, approfittano della giornata per noleggiare 3 e-bike ed effettuare un bel giro sopra Alfedena prima del match (Napoli Girona 1-1, ndr). Al termine del giro, Alfonso si mette a chiacchierare con Francesco, proprietario del negozio di noleggio ed esperto dei sentieri MTB dell'Abruzzo. Scatta quindi l'idea di effettuare a Settembre l'escursione con tutto il team.
Dopo un fine tuning via Wapp con Francesco, 5 fiammanti e-bike FULL sono messe a disposizione per il secondo sabato di Settembre per affrontare un anello di 50km (o 42, in una versione meno dura), con partenza / arrivo a Castel di Sangro: 9 km su asfalto da Castel di Sangro a Villa Scontrone; 2Km fino a Scontrone; 16 km di sterrato da Scontrone a Roccaraso; 8 km di asfalto da Roccaraso a Pietransieri; 12 (o 4) km di sterrato da Pietransieri a Rocca delle 5 miglia; 3 km di asfalto da Rocca delle 5 miglia a Castel di Sangro. Qui di seguito la traccia percorsa nella versione meno dura. E i motivi di questo taglio li vedremo in seguito.
All'avventura rispondono presenti Alfonso, Andrea, Emilio, Raimondo e Roberto. Si parte venerdì in tardo pomeriggio alla volta di Roccaraso, dove Roberto ospiterà gran parte del team, in modo da essere pronti per il giro alle prime ore del mattino di sabato a Castel di Sangro.
Venerdì nel pomeriggio, Fabio ipotizza una sua partecipazione, se 37 congiunzioni astrali si allineeranno nel firmamento del suo cielo coniugale. Ma anche stavolta gli astri seguiranno altre traiettorie e per l'ennesima volta Fabio darà buca.
Con due auto (Car#1 Emilio e Roberto; car#2 Alfonso Raimondo ed Andrea), arriviamo verso le 20 a Roccaraso. Raimondo e Roberto si mettono alla febbrile ricerca di un ristorante che possa incontrare i gusti stellati di Roberto, senza però prosciugare l'intero budget del week end. Alla fine la scelta cade sul consueto Quarto del Pozzo. La cena è l'opportunità giusta per ragionare sul giro di domani, ma anche per un confronto deciso tra Raimondo ed Alfonso, quest'ultimo reo di aver prenotato delle ebike ad un costo di 70€ per la giornata, incredibilmente alto a detta dell'amico.
Un ottimo antipasto e gustosissimi primi riescono comunque a riportare il buon umore di tutto il gruppo.

La serata di inizio settembre, torrida a Napoli, è tutt'altro che calda a Roccaraso. Siamo sui 7 gradi ed, avendo dato ascolto ad Alfonso (tenuta ciclistica estiva), tutti cominciano a preoccuparsi per il giro di domani, . "Ragazzi non preoccupatevi, domani in quota avremo caldo !", afferma con la consueta sicurezza il Direttore Alfonso, senza però diradare i timori nel resto del team.
Arriviamo a casa di Roberto e tiriamo fuori tutte le coperte disponibili. Nonostante il freddo l'umore è alto ed il "clima" è adolescenziale da gita scolastica.
Sveglia alle 6.30. Nonostante il cielo limpido ed un bel sole, la temperatura esterna è di 8 gradi. Alfonso è l'unico ad aver deciso di non portare una maglietta a maniche lunghe. Si tuffa nell'armadio di Roberto e gli scrocca una felpa leggera. Gli altri indossano tutto ciò che hanno portato (escluso il pigiama).

Prima di metterci in moto ci riscaldiamo con un'ottima crostata, fatta dalle sapienti mani del nostro Andrea. Ottima ed abbondante. Raimondo, pur apprezzando e mangiandone in abbondanza, non è parco di osservazioni. "Peppe di Roccaraso" chiede Andrea il dettaglio degli ingredienti e del procedimento e dissentendo sull'utilizzo del lievito nella pasta frolla.
Alle 7.20 siamo in auto ed alle 7.40 arriviamo a Castel di Sangro. In attesa dell'apertura del negozio (alle 8) facciamo colazione in uno dei pochi bar aperti. Temperatura in lieve rialzo, che si attesta sugli 11 gradi. Alle 8 il negozio apre e ritiriamo le bici. Le e-bike biammortizzate sono belle, tutte dotate di telescopico, ma nonostante Raimondo provi a negoziare, il costo sarà di 70€, come pattuito.
Iniziamo il giro e ci dirigiamo verso la ciclabile per poi prendere uno sterrato in direzione Villa Scontrone. Inizia anche la lunga sequenza di stop per le immancabili foto. Il tempo di poche centinaia di metri e la temperatura, unita al moto rende necessario liberarci di tutte le felpe: anche questa volta le indicazioni di Alfonso erano giuste. Ora la temperatura è ideale per un'avventura su due ruote.

Dopo alcune esitazioni sui tanti bivi, arriviamo a Villa Scontrone dove la strada inizia a salire fino all'abitato antico di Scontrone. Un paio di cani che ci riconcorrono abbaiando e mostrando i denti rendono adrenalinico il percorso.
Lasciamo Scontrone e dopo pochi metri ci immettiamo sul lungo sentiero sterrato che ci condurrà in cima, in direzione Aremogna. Il fondo è pietroso, la pendenza non sarà mai inferiore al 10% con punte al 18%. Nonostante la spinta del motore, lo sforzo per riemanare in sella è notevole e ci fermiamo più volte a riprendere fiato.
Il panorama è fantastico e non possono mancare le foto da "cartolina".


Alla fine, abbastanza stanchi arriviamo alla cima, da cui parte un sentiero all'interno dei boschi. Qui Roberto ricorda di avera già percorso, in senso opposto, questo trail ma non essere riuscito ad arrivare a Scontrone a causa di un attacco di cani pastore. Il racconto ci impensierisce, ci guardiamo intorno ma l'unico incontro "faunistico" è con uno splendido cervo adulto, che attraversa il sentiero a pochi metri da Roberto ed Andrea. Con un continuo saliscendi ci conduce nella piana ed al rifugio Heidi, che troviamo chiuso !
Sono da poco passate le 11. Per il pranzo non abbiamo un piano preciso. Una mezza idea era di mangiare qualcosa al rifugio. Quindi, caduta miseramente questa possibilità, ci confrontiamo e decidiamo di pedalare fino a Roccaraso e poi valutare il da farsi. Ci rimettiamo in sella e percorriamo una nuova salita per circa un chilometro. Ci fermiamo nuovamente per mangiarci tutta la crostata e le barrette che troviamo nei nostri zainetti. Siamo ora nel punto più alto: qui parte la lunga e ripida discesa che ci condurrà a Roccaraso.
Raimondo comincia a fremere. Il suo piano è di rientrare a Napoli il prima possibile per un compleanno di famiglia. "Ragazzi a Napoli alle 19h", per poi ritrattare e precisare "anzi alle 18h". Inoltre è molto stanco. La sua batteria è agli sgoccioli. "Alfo' non se ne parla proprio di fare il giro lungo.", afferma in modo deciso e perentorio. "Raimo' arriviamo a Roccaraso e decidiamo", è la riposta diplomatica di Alfonso, che spera di riuscire a convincere Raimondo strada facendo. Roberto scruta l'orizzonte, alla ricerca di punti di riferimento. Andrea recupera le ultime briciole di crostata.
Emilio è tutto preso dal video di auguri da mandare alla sua ex^2, missione che compie con l'aiuto del sempre multimediale Alfonso.
Ci rimettiamo in sella e dopo pochi minuti ci fermiamo: Emilio ha bucato. Saranno stati gli strali lanciati dalla sua ex^2, si domandano in coro i diffidenti amici bikers.

Decidiamo di non sostituire la camera d'aria ma di provare a rigonfiare e tentare di completare il giro. Riprendiamo la discesa. Qui Roberto propone un paio di deviazioni che pur essendo belle, allungano il percorso. I lettori posso immaginare la reazione di Raimondo, che vede il traguardo più lontano.
Ad ogni modo dopo una ventina di minuti arriviamo ai vecchi trampolini e quindi all'abilitato di Roccaraso.

Sono le 12:30 e decidiamo di saltare il pranzo, ma fare un aperitivo rinforzato al ristorante bar Le Ortensie, lungo la strada per Pietransieri. Tagliere e Spritz per tutti. Il solo Raimondo prende dell'acqua e non tocca nulla dei taglieri (almeno così sostiene). Ovviamente paga come tutti la quota e la cosa non gli sarà affatto gradita.

Ulteriore pompata alla ruota di Emilio, che sembra tenere ed alle 13.15 ci rimettiamo in sella e raggiungiamo Pietransieri dopo circa 30 minuti. La salita è dura e Raimondo prosciuga completamente la sua batteria. Un eroico Andrea si propone per lo scambio, avendo la sua bici il 50% di carica residua. Senza esitazione alcuna Raimondo accetta e con ritrovato sorriso arriva in perfetto relax a Pietransieri.
Qui alla fine decidiamo per il percorso corto. Ci immettiamo su uno sterrato che in discesa, tra campi di grano, ci porta a Rocca delle 5 miglia.
Lasciamo Rocca e dopo pochi km tra sterrato ed asfalto arriviamo alla ciclabile di castel di Sangro. È presto e Roberto propone una deviazione su un ponticello che lascia senza parole uno stressatissimo Raimondo. Arriviamo e sono da poco passate le 14 ed il negozio è chiuso. Alfonso chiama Francesco che arriverà dopo circa 20 minuti. Occasione per noi per l'ultimo caffè di questa bella giornata di scalate, sentieri trai boschi, vallate in quota, ripidi discese, appiccichi sulle deviazioni e tante tante risate.
Alla prossima avventura.
PS. Raimondo sarà accompagnato alla sua abitazione a Napoli da Alfonso, che lo saluterà alle ore 17.15. Tale è il gaudio di Raimondo che dimenticherà il suo prezioso giubbino in pelle di vitello neozelandese nell'auto di Alfonso. Riuscirà a recuperarlo il lunedì successivo, prima che Alfonso lo venda su Vinted.
Comments